impero ottomano massima espansione

Nei primi anni dell'impero gli studiosi di scienze provenivano dai più grandi centri culturali del mondo musulmano, come l'Egitto, la Siria, l'Iraq e il Turkestan, ma con le espansioni territoriali del XIV e XV secolo alcune tra le più importanti città ottomane divennero luoghi di formazione di intellettuali, come Bursa, Edirne Skopje e Costantinopoli. Dopo aver colto alcune vittorie, riuscì ad occupare Bursa; Cem venne sconfitto e trovò rifugio in Egitto e da lì si consegnò ai Cavalieri di Rodi. Gli ottomani subirono una pesantissima sconfitta da parte di una coalizione di stati cristiani, nota come Lega Santa, nella celebre battaglia navale di Lepanto, combattuta il 5 ottobre 1571. [76] Nello stesso anno, l'impero ottomano siglò anche il vantaggioso trattato di Zuhab con cui si mise fine alla lunga guerra ottomano-safavide e che riconosceva il controllo ottomano sull'Iraq.[76]. Eccezione fece Maometto II, unico tra i sultani ad apprezzarlo vivamente. [144], La responsabilità della guerra non era mai stata attribuita al sultano ma era ricaduta sui Giovani Turchi, così la famiglia regnante era uscita quasi indenne dalla sconfitta e poté, seppur ancora per poco, mantenere le sue prerogative. Dopo che entrambi gli schieramenti ebbero subito ingenti perdite, gli inglesi capirono di non poter sfondare le linee ottomane e si ritirarono nei primi giorni di gennaio 1916. [111], Nel 1876 i bashi-bazouk ottomani repressero brutalmente la rivolta bulgara arrivando a massacrare circa 100 000 persone. Numerosi sultani ottomani erano musicisti e compositori affermati, come Selim III, le cui composizioni vengono spesso eseguite ancora oggi. Le sue truppe vennero fermate solamente dai valacchi nella battaglia di Rovine del 17 maggio 1395. I piani per la dismissione dell’impero ottomano 7. nel 1683: Popolazione: 30 000 000 nel 1683; ... L'Impero ottomano od osmanico ... Cem si alleò con i mammelucchi, preoccupati dell'espansione dell'impero ottomano, per contestare l'incoronazione del fratello. L'Impero Romano fu al culmine della sua potenza e alla sua massima espansione nell'anno 116 d.C. circa sotto l'imperatore Traiano. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo più arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. [151], Dopo aver sconfitto anche l'esercito del Califfo, Kemal fece sì che il sultano venisse esautorato dal proprio ruolo, ma gli concesse di mantenere la carica di califfo, guida politica e spirituale della comunità islamica universale. Il giorno della battaglia segnò anche la morte dei Murad, assassinato dal cavaliere avversario Lazar Hrebeljanović, e la salita al sultanato del figlio Bayezid I. La grande espansione. La bevanda fu inizialmente al centro di una disputa religiosa, con il celebre giurista Ebussuud Efendi che emise una fatwa che lo vietava, ma che poi, verso la fine del secolo, complice l'imponente diffusione, venne ritirata e resa lecita. Con la fine del sultanato selgiuchide di Rum (1300 circa), l'Anatolia fu divisa in una moltitudine di Stati indipendenti, i beilicati turchi d'Anatolia abitati perlopiù da popolazioni nomadi. A loro volta, i livelli di istruzione superiore permisero ai cristiani di ricoprire ruoli più importanti nell'economia e nella dirigenza dell'impero, contribuendo a influenzare i cambiamenti in atto. Le aree dove è più duraturo il suo dominio sono: l’Anatolia, l’attuale Turchia. [119] A novembre venne pubblicato un giornale integralista, il 3 aprile dell'anno seguente aprì la “Società di Maometto” con il supporto di molti Sufi e Imam, tra il 12 e il 13 aprile l'esercito si ammutinò e chiese anch'esso la Shari'a. Le provincie si trovarono spesso in uno stato di agitazione; nel 1603 alcune sommosse scoppiarono perfino nella capitale mentre, tra il 1576 e il 1590, venne combattuta una sanguinosa guerra contro l'Iran che inizialmente vide gli ottomani primeggiare con la conquista della Georgia, dell'Azerbaigian e della messa in armi di una flotta nel mar Caspio. [51] Tuttavia, una volta che le truppe vennero smobilizzate, esse si diedero al brigantaggio, giungendo infine alla rivolta dei Celali (1595-1610), che provocò diffusi fenomeni anarchici in Anatolia tra il XVI e il XVII secolo. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. I miglioramenti nella salute e nei servizi igienico-sanitari resero le città più attraenti per vivere e per lavorare. [30], Maometto II morì il 4 maggio 1481 aprendo così la contesa sulla successione da parte dei suoi due figli Bayezid II e Cem. [174] Questa organizzazione portò allo sviluppo di una burocrazia scribale (conosciuta come "uomini della penna") come un gruppo distinto, in parte formato da ulama altamente addestrati che dettero vita a un corpo professionale. A quel tempo il software territorio parte massima extension dell impero ottomano dell'impero si estendeva a ovest fino al Marocco, a Nord fino alla Romania e ai Balcani. Entrambi i sultani si occuparono solo marginalmente del governo dell'impero, delegando gran parte del potere alla cerchia dei loro favoriti e alle proprie madri (Valide Sultan) e regine-consorti (haseki), portando l'impero a vivere l'apice di quello che verrà chiamato il sultanato delle donne. [130] L'anno seguente però, con la seconda guerra balcanica, i turchi entrarono in guerra insieme a Grecia, Serbia e Romania contro la Bulgaria, e dopo la vittoria riottennero la Tracia orientale con Edirne, con la quale potevano controllare gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. [127], Il nuovo regime tentò quindi di modernizzare il paese, ma non riuscì ad evitare il suo progressivo indebolimento sulla scena internazionale. Inoltre controllarono i Balcani e la tutta la Grecia. Durante il regno di Solimano II il Magnifico (1520-66) l'Impero ottomano aveva raggiunto la sua massima espansione nel Mediterraneo e nell'Egeo ponendo fine al predominio veneziano (1522 conquista di Rodi possesso dei cavalieri di S. Giovanni). Nelle città cosmopolite, spesso le persone parlavano le proprie lingue di origine; molti coloro che non appartenevano al gruppo etnico dei turchi parlavano il turco come seconda lingua. L’impero ottomano e i mutamenti di lungo periodo ... il Sole 24 ORE, 4 aprile 1999 Le conseguenze sull’attualità: un dedalo di etnie L’impero turco ottomano raggiunge la sua massima espansione nel XVI-XVII secolo. L'astronomo Qadi-zade-i Rumi, dotato di grande influenza, contribuì enormemente all'evoluzione della letteratura scientifica ottomana e i suoi commentati formarono generazioni di studiosi anche al di fuori dell'impero. Per prima cosa, senza dichiarare apertamente lo scontro contro i giannizzeri, decide di far addestrare un nuovo corpo dell'esercito nella maniera più simile a come veniva fatto per i soldati occidentali. Se nel XV secolo la moschea con pianta a T rovesciata era la più frequente tra quelle progettate all'interno dell'impero, con la conquista di Costantinopoli gli architetti ottomani iniziarono a studiare la basilica di Santa Sofia traendone ispirazione e introducendo le moschee a cupola unica. Gradualmente gli ottomani rimasero indietro rispetto agli europei in termini di tecnologia militare, mentre l'innovazione, che aveva rinvigorito l'espansione dell'Impero, fu soffocata da un crescente conservatorismo religioso e intellettuale. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come Tanzimat. Nonostante le difficoltà, l'impero non andò in crisi anche grazie al gran visir Sokollu Mehmed Pascià, detentore di fatto del potere e personaggio di grandi capacità. Ad aggravare la situazione, gli ulema spinsero verso una politica conservatrice, rifiutando qualsiasi apertura verso la modernità e qualsiasi tentativo di riforma, aggravando lo stato di arretratezza dell'impero che già iniziava a profilarsi. Il 17 novembre, il deposto Mehmet, lasciò Istanbul a bordo di una nave da guerra britannica. [103][104][105] La guerra causò un esodo dei tatari di Crimea, circa 200 000 dei quali si trasferirono nell'Impero ottomano nel corso di continue ondate di emigrazione. I concetti di architettura ottomana si concentrano principalmente sulla moschea, interpretata come integrante della società, dell'urbanistica e della vita comune. [38][39], Solimano, nelle sue guerre contro il Sacro Romano Impero trovò come alleato la Francia di Francesco I, uniti dall'opposizione al dominio degli Asburgo. Tra i più importanti scienziati degli ultimi tre secoli dell'impero ottomano si ricordano: l'astronomo e architetto Bahāʾ al-dīn al-ʿĀmilī, il matematico Gelenbewī Ismā῾īl Efendī e gli astronomi Ġāzī Aḥmad Muḫtār Pāšā e Mehmed Fatin Gökmen, quest'ultimo fondatore dell'osservatorio di Kandilli a Istanbul e promotore di una rinascita, tre secoli dopo Taqī al-Dīn, degli studi astronomici in turco. [120], Il nuovo governo integralista non ebbe però vita lunga; immediatamente il generale Mahmut Şevket Pascià al comando di un'armata partì da Salonicco e, tra il 23 e il 24 aprile, arrivò a Costantinopoli dove occupò le caserme e mise fine alla controrivoluzione. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La grande espansione. Con la fine dell'impero la cucina ottomana terminò la sua storia, tuttavia molti piatti oggi comuni nella regione discendono dai gusti del tempo, come lo yogurt, il döner kebab/ gyros/shawarma, il cacık/tzatziki, l'ayran, il pane pita, il formaggio feta, la baklava, lo lahmacun, la moussaka, il kufta, il börek, il rakı/rakia/tsipouro, il meze, il dolma, le sarmale, il riso pilaf, il caffè turco, il suciuk, il kishk, il manti, il lavash, il kanafeh e altro ancora. L'azione non ebbe il successo sperato e si concluse con l'esecuzione del deposto Selim e dello stesso Alemdar Mustafa. [140][N 2], La guerra, tuttavia, contribuì ad accelerare le politiche di modernizzazione dell'impero: l'uso della lingua turca venne estesa anche agli uffici privati,[141] nel 1916 il Gran Muftì di Costantinopoli venne escluso dai governi e i tribunali religiosi sottoposti al ministero della giustizia, a partire dal 1917 alle donne era riconosciuto il diritto di chiedere il divorzio. [13] A essa seguì la presa del regno di Bulgaria nel 1393, grazie alla quale gli Ottomani arrivarono a minacciare l'Ungheria. [138], Il 19 febbraio 1915 l'Inghilterra dette avvio alla campagna di Gallipoli con l'intenzione di forzare lo stretto dei Dardanelli. Nel 1909 fu vietata la schiavitù (tuttavia rimase praticata per almeno un altro ventennio); nel 1910 abolite le corporazioni; vennero aperte fabbriche, cementifici, mulini e cantieri marittimi; nel 1911 a Costantinopoli arrivò la distribuzione dell'energia elettrica e venne fondata la prima società telefonica. Cem si alleò con i mammelucchi, preoccupati dell'espansione dell'impero ottomano, per contestare l'incoronazione del fratello. Il centro dell'impero, che nel periodo di massimo splendore abbracciava tre continenti, era la Turchia, il suo limite settentrionale l'Ungheria, il limite meridionale Aden, quello occidentale l'Algeria e quello orientale il confine con l'Iran. [17][18], In pochissimo tempo l'impero ottomano collassa: Tamerlano occupa l'Anatolia, la Bitinia, la Frigia settentrionale, arrivando a saccheggiare Bursa e Smirne. L’impero turco ottomano raggiunge la sua massima espansione nel XVI-XVII secolo. Ma le vere riforme, dopo quelle tentate da Selim III, che portarono al moderno esercito ottomano, si ebbero solamente nel XIX secolo con la serie di rinnovamenti note come tanzimat.[170][86]. [4][5], I possedimenti che Osman aveva ereditato dal padre erano di dimensioni assai contenute ma vantavano delle potenzialità che il giovane condottiero seppe sfruttare al meglio. [16] Abbandonato in tutta fretta il proposito di assediare Costantinopoli, Bayezid condusse l'esercito, a marce forzate, incontro a Tamerlano. E dopo Bursa, nel 1337 fu conquistata Nicomedia, a cui seguono negli anni successivi Gallipoli, İpsala, Bolayır, Malkara, Tekirdağ. [94] Tutte queste riforme furono solo l'antefatto di un progetto ben più ampio, che Mahmud II poté solo inaugurare, noto con il nome di tanzimat che, iniziato ufficialmente nel 1839 si concluderà nel 1876. Molti visir della storia vennero reclutati in questo modo, come molti kapudan pasha (comandante della flotta) o agha dei giannizzeri. L’Impero ottomano raggiunse il culmine della sua potenza nel 16° secolo. Per Impero ottomano si intende l'impero fondato dai Turchi ottomani, probabilmente già nel 1299, in continuità con il Sultanato selgiuchide di Rum. [21][18], Successivamente, Murad intraprese campagne militari per riconquistare i territori dei Balcani, come Salonicco, la Macedonia e il Kosovo. [186] In ogni caso la scelta delle carni seguì le indicazioni religiose che stabilivano quali fossero proibiti (harām) o concessi (halāl). Sultano di scarse capacità, Ahmed muore il 6 febbraio 1693 e viene sostituito da Mustafa II di indole ben diversa. [141] L'11 marzo 1917 venne persa Baghdad, il 9 dicembre fu Gerusalemme a cadere, il 1º ottobre dell'anno successivo Damasco si arrese, la stessa Costantinopoli subiva bombardamenti aerei. IL NUOVO NUMERO, Le carte a colori di Limes 4/2010 “Il ritorno del sultano“. Non si spiega però come mai l'impero ottomano sia vissuto per sei secoli e perché sia riuscito a prosperare e imporsi a lungo come la più grande potenza mediterranea e del Vicino Oriente, giungendo, nel periodo di massima espansione a estendere i suoi confini dalle porte di Vienna al Golfo Persico. i Balcani, prima area di espansione fuori dall’Anatolia. Nonostante la pace avesse imposto alla confederazione di rinunciare ad ogni pretesa sui principati danubiani, nel 1620 ciò venne disatteso con la ripresa della contesa sulla Moldavia e sull'Ucraina, dando inizio alla prima guerra polacco-ottomana che tuttavia si concluse l'anno seguente senza che vi fossero modifiche territoriali. Prima del 1517, l'Impero ottomano non possedeva una religione ufficiale e non era basato su un sistema religioso. Dopo aver riorganizzato lo Stato e l'esercito, in particolare l'artiglieria e la flotta, mise sotto assedio la città di Costantinopoli che cadde, il 29 maggio 1453, dopo quasi due mesi. [65], Prima della sua morte, avvenuta nel 1661, Mehmet riuscì a far nominare come suo successore alla carica di gran visir il figlio Fazıl Ahmed Köprülü; continuatore della politica paterna, affiancò la rigida gestione del potere ad un mecenatismo verso scrittori ed artisti, tanto da essere il fondatore della biblioteca Köprülü, ancora oggi una delle più importanti della Turchia. 1. Le turkmene arrivate in Anatolia vennero influenzate spiritualmente da grandi personalità sufi e dell'Islam eterodosso, come Ahmed Yesevi, Yunus Emre, Hajji Bektash Veli, Mevlana, Ibn Arabi, Abdal Musa e Kaygusuz. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più vasto del suo tempo nel XVII secolo. Lo racconta l ultimo capitolo della serie dedicata alla storia del Regno vittoriano. [33], La campagna che iniziò nel 1514 dette inizio alle guerre ottomano-persiane che si protrassero fino al XIX secolo. Nel 1416 un fraintendimento tra una missione diplomatica della Repubblica di Venezia ed i comandanti Ottomani portò alla disfatta totale della flotta ottomana durante la battaglia di Gallipoli. [196], Nel campo della medicina, Sabuncuoğlu Şerafeddin, la cui fama si estese fino alla Persia, scrisse nella prima metà del XV secolo un trattato di chirurgia, Ǧarāḥiyyāt al-ḫāniyya, contenente anche una traduzione del celebre chirurgo andaluso Abu al-Qasim al-Zahrawi del X secolo. Le conoscenze economiche ottomane intorno al XVI secolo si basavano sui semplici concetti di Stato e Società secondo la tradizione del Medio Oriente in cui l'obiettivo finale di un'entità politica era il suo consolidamento e l'estensione del potere del sovrano, in modo da ottenere risorse rendere prosperose le classi produttive. Le aree dove è più duraturo il suo dominio sono: l’Anatolia, l’attuale Turchia. [145] Il 3 luglio Mehmet V era morto e gli successe, come trentaseiesimo sultano ottomano il fratello minore Mehmet VI; questi cercò di scalzare i Giovani Turchi rimasti al governo e assorbire in sé il potere che il predecessore aveva parzialmente dovuto cedere. [147] La risposta militare fu guidata dal generale Mustafà Kemal Pascià, detto in seguito Atatürk (padre dei turchi), che si era messo in mostra nella vittoriosa campagna di Gallipoli. ottomano, impero Dalle origini alla grande espansione. Nel 1784, il sultano firmò il trattato di Aynalıkavak con cui l'impero ottomano perse la Crimea[82] ma, nel tentativo di riconquistarla, dichiarò tre anni più tardi una nuova guerra contro la Russia. [126] La condizione delle donne, ancora soggette a forme di segregazione, andò incontro ad un inizio di emancipazione: nel 1911 venne inaugurato il primo liceo femminile, nel 1913 nacquero le prime organizzazioni femminili. Composta in gran parte da timariot, tra il XV e il XVI secolo contava circa 50 000 appartenenti che vivevano soprattutto nelle provincie, in quanto la loro remunerazione consisteva quasi sempre nell'assegnazione di timar (privilegi fiscali su fondi provinciali). Una delle opere più celebri al riguardo è la mappa di Piri Reis del 1513. [68], Nel 1676 alla carica di gran visir viene nominato Kara Mustafa Pascià,[69] descritto dagli storici come “Ambizioso, autoritario, ma anche avido di denaro e profondamente xenofobo. Tra di essi vi era il famoso corpo dei giannizzeri (Yeniçeri), reclutati tramite il devscirme erano di diritto schiavi del sultano (e lui stesso ne faceva, formalmente, parte) e costituivano un corpo di élite. Alla fine del suo regno l'impero ottomano contava 15 milioni di abitanti, i suoi confini si estendevano da Vienna a Baghdad e attraverso l'Africa settentrionale, la flotta rappresentava una notevole potenza navale come non lo era stata mai negli anni precedenti controllando gran parte del Mar Mediterraneo, e l'impero un attore significativo e soprattutto accettato dello scacchiere europeo. L'arte della decorazione ottomana si sviluppò con una moltitudine di influenze dovute all'eterogeneità etnica che caratterizzava l'Impero ottomano. Costantino I, l'imperatore riformatore, ha avviato un processo di cambiamenti epocali, su tutti la riforma religiosa in favore del cristianesimo e la costruzione (o meglio ri-costruzione) di una nuova capitale, Costantinopoli, destinata a rimanere il centro della romanità. In essa convissero diverse influenze provenienti dalla cucina turca, armena, mediorientale greca e balcanica, senza dimenticare quella abbasside e quella persiana da cui arrivò, tra l'altro, l'uso del riso. Dal 1911 gli ottomani persero il controllo di Tripoli, Cirenaica e Albania. [40], Solimano non si occupò di espandere l'Impero solo a spese delle popolazione cristiane, ma guidò personalmente tre campagne tra il 1532 e il 1555 ad est contro l'Impero safavide che governava sulla Persia e sull'attuale Iraq e Anatolia. [109] Sei anni più tardi dovette accettare di far controllare il proprio bilancio da un'istituzione, nota come “amministrazione del debito pubblico ottomano”, composta da europei alla cui presidenza si alternavano francesi e inglesi. A seguito di scontri a fronti alterni in Rumelia, l'impero ottomano siglò il 17 febbraio 1568, il trattato di pace di Adrianopoli con l'imperatore Massimiliano II d'Asburgo della durata di otto anni ma che si protrasse per circa 25. A quel tempo, in gran parte dell'Europa gli ebrei erano vittime di persecuzioni da parte dei cristiani, come avvenne ad esempio in Spagna con la loro espulsione al termine della Reconquista. [6][7], In questo periodo fu creato un formale governo, le cui istituzioni sarebbero cambiate molto nel corso della vita dell'impero. Tra i suoi discepoli 'Ali al-Qushji, originario di Samarcanda ma poi invitato a Costantinopoli dal sultano Maometto II, che fondò nella capitale la Sahn-ı Seman Medrese dove si studiavano diverse discipline scientifiche. Per ragioni poco chiare, la popolazione nel XVIII secolo era inferiore a quella stimata per il XVI secolo. Il sistema giuridico islamico ottomano venne istituito in modo diverso rispetto ai tribunali europei tradizionali. Deciso a combatterli, Selim per prima cosa si assicurò tramite un'intensa attività diplomatica la pace con l'Ungheria, con la Repubblica di Venezia e con Ragusa, per poi preparare la spedizione. [183], Quando si parla di “cucina ottomana” ci si riferisce a quella in uso nella capitale Costantinopoli e nelle principali città, dove l'aggregarsi di diverse culture dette origine a piatti caratteristici comuni alla maggior parte della popolazione, indipendentemente dall'etnia e dal paese di provenienza. Nel 1401 aveva preso Baghdad e questo gli consentiva di guardare verso l'Anatolia. Questa superpotenza gestita dall’Islam ha governato vaste aree del Medio Oriente, dell’Europa orientale e del Nord Africa per oltre 600 anni. Il 10 novembre 1444, nella battaglia di Varna, Murad II sconfisse un'armata congiunta polacca e ungherese, guidata da Ladislao III di Polonia, re di entrambi gli Stati, e János Hunyadi. Due figure furono decisive in questa fase. I Persiani erano una popolazione indoeuropea che abitava fin dal II millennio a.C. l’altopiano iranico, cioè l’ampia regione a est della Mesopotamia, al di là dei monti Zagros. Ha sanguinato troppo... io questa guerra non la volevo. Un'accademia greca di pittori, il Nakkashane-i-Rum, venne fondata nel Palazzo Topkapi nel XV secolo, mentre all'inizio del secolo successivo venne aggiunta anche una simile accademia persiana, la Nakkashane-i-Irani. A lui successe nel sultanato il figlio Selim II dopo che gli altri figli, avuti dalle due mogli Hürrem e Mahidevran, erano stati assassinati affinché vi fosse un solo legittimo successore; una pratica spietata ma consuetudinaria nella dinastia ottomana. Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Le origini dell’impero vanno ricondotte al ruolo di avanguardia militare assegnata dai sovrani selgiuchidi ai confini con l’impero bizantino alla tribù degli osmanli o ottomani ().Il fondatore della dinastia ottomana fu l’emiro Osman I (1299-1326). In quasi quattro secoli gli ottomani si espansero fino all'Algeria, passando per la Tunisia, Israele, Palestina fino all'Iraq. A questo gruppo di eccellenza veniva quindi impartita un'educazione di alto livello e si abituavano alla vita di corte. Ad esempio, il censimento del 1831 contava solo uomini e non era riuscito a comprendere l'intero impero. A capo della flotta vi era il kapudan paşa il più famoso dei quali fu senza dubbio Khayr al-Din Barbarossa. [50][52] Con la popolazione dell'impero che raggiunse i 30 milioni attorno al 1600, la mancanza di terre causò ulteriori pressioni sul governo. [158] Dal 1453 al 1623, tra i 47 gran visir che si succedettero, solo 5 erano certamente di origine turca. A partire dalla prima metà del XVI secolo, l'Impero fu comandato da Solimano il Magnifico, il quale però subì una pesante sconfitta da parte dell'esercito ungherese, obiettivo del capo ottomano. Nel 1299 dichiarò il suo piccolo regno formalmente indipendente da Sultanato di Rum e si nominò egli stesso primo sultano ottomano. Il sultano mammelucco Qaytbay arrivò ad entrare in Cilicia, costringendo Bayezid ad accettare una pace nel 1491 che consolidava i confini tra le due potenze a sfavore degli ottomani. In questo scenario, il 17 ottobre 1912,[129] scoppiò la prima guerra balcanica che in breve rappresentò un disastro per i turchi, che persero quasi tutte le loro provincie in Europa. Nel 1734 nacque una scuola di artiglieria per adeguarsi ai metodi di artiglieria occidentali, ma il "clero" musulmano ne ottenne la chiusura, presentando inadeguate argomentazioni di teodicea, tanto che nel 1754 la scuola fu riaperta, ma in segreto. Inizialmente colse un prestigioso successo sconfiggendo nella guerra ottomano-saudita i wahhabiti dell'emirato di Dirʿiyya, permettendo alla Sublime Porta di riconquistare il potere sulla penisola arabica. Nella Battaglia di Keresztes (24-26 ottobre 1596) le forze combinate dell'Arciduca d'Austria Massimiliano III e di Sigismondo Báthory vennero inaspettatamente sconfitte dai turchi guidati dal giovane sultano. La seconda cartina descrive il crollo dell’impero ottomano, tra il 1798 e il 1923. [36][37], Una prima battuta di arresto della politica espansionistica di Solimano avvenne nel 1529 quando, in occasione di una sua campagna contro i cristiani, proseguì verso Vienna, assediando la città, ma non riuscendo a prenderla. Per prima cosa sterminò tutti i suoi fratelli, mettendo così fine alla guerra civile ottomana che aveva messo in crisi l'Impero, e fece avvelenare suo padre. l’impero ottomano fu fondato nel 1299 dura fino al 1922 quando con il trattato di sèvres l'impero ottomano, già drasticamente ridimensionato col trattato di Organismo statale governato dalla dinastia turca ottomana a partire dall'inizio del XIV secolo fino al 1922. Abdül Hamid non poté vedere la fine del conflitto, essendo morto il 7 aprile 1789, ma toccò al suo successore Selim III firmare il trattato di Iași con cui si mise fine alle ostilità con una sconfitta per gli ottomani, che videro le loro frontiere con la Russia stabilirsi sul fiume Kuban', circa lo status quo ante guerra. [98] Venne riformato il sistema bancario, depenalizzata l'omosessualità, la legge religiosa sostituita con la legge laica (nel 1850 entrò in vigore un codice commerciale di ispirazione francese)[99] e le vecchie corporazioni evolsero in fabbriche moderne. La musica classica ottomana nacque principalmente da una confluenza di musica bizantina, armena, araba e persiana. La prima fu quella del sultano Selim I (1512-20), che sconfisse i Persiani e conquistò l’Armenia, la Siria e l’Egitto. Sconfitto il Sultanato mamelucco Selim poté catturare e deporre il califfo abbaside Al-Mutawakkil III e proclamarsi lui stesso successore di Maometto alla guida politica e spirituale della comunità islamica universale (al-Umma al-islāmiyya), protettore dei Luoghi santi di Mecca e Medina. Una rivolta dei giannizzeri guidata dall'albanese Patrona Halil contro il sultano accusato di aver tradito le tradizioni ottomane in nome di un rinnovamento, portò nel 1730 alla deposizione di Ahmed e alla sua sostituzione con il nipote Mahmud I. Nello stesso anno scoppiò una nuova guerra contro la Persia, che terminò nel 1735 con il trattato di Costantinopoli con cui gli ottomani dovettero cedere il Caucaso senza poter reagire, in quanto gli si profilava un nuovo scontro con la Russia e l'Austria. Il nuovo sultano, infatti, governa con fermezza, riduce le spese pubbliche, contrasta la galoppante inflazione, ristabilisce ordine nell'esercito e rimoderna la flotta con la quale sconfiggerà i veneziani per ben due volte.

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