Il voto di laurea nei pubblici concorsi è stato soppresso? Sostiene, in particolare, parte ricorrente che: – la previsione, nel bando impugnato, di un voto minimo di laurea sarebbe contraria all’art. Con il presente ricorso, i ricorrenti impugnano il bando di concorso, indetto dall’E.N.A.C. A lui chiedi: richiedere un voto di laurea minimo per un concorso è lecito? E’, infatti, evidente che l’ENAC abbia inteso introdurre un illegittimo indice selettivo, correlato ad un predeterminato obiettivo di preparazione culturale degli aspiranti concorrenti, con il fine precipuo di escludere dalla partecipazione al concorso i soggetti che abbiano ottenuto risultati meno brillanti nel corso degli studi universitari, per di più adottando un parametro (il voto di laurea) che, a ben vedere, potrebbe non rappresentare un indice attendibile di preparazione del candidato, dipendendo esso da un rilevante numero di variabili (tra gli altri, il tipo di laurea conseguito e presso quale Università). Non è la prima volta che il Tar della capitale si confronta con questo delicato problema; già una pronuncia dell’anno scorso [4] aveva segnato lo spartiacque tra le ipotesi in cui è legittimo chiedere ai candidati un voto minimo di laurea per partecipare al concorso e quando, invece, non lo è. Cerchiamo di capire, dunque, come stanno le cose e quali diritti ha il giovane che, pur laureatosi con un brutto voto, vuol comunque concorrere – al pari di tutti gli altri – ad un posto nella pubblica amministrazione. Così consulti un avvocato per impugnare il bando. Quanto alla prima questione, ritiene il Collegio che, indubbiamente, il disposto di cui al comma 6 dell’articolo 2, nella parte in cui prevede che “è richiesto il solo diploma di laurea”, non possa che essere interpretato se non nel senso che il possesso del titolo della laurea sia di per sé requisito sufficiente ai fini della partecipazione al concorso ivi disciplinato indipendentemente dal voto finale riportato e, che, pertanto, il comma 6 esprima effettivamente un principio di ordine generale in subiecta materia. Votazione che mi dicono sia spesso una soglia di sbarramento. Sono pochissime le amministrazioni che bandiscono concorsi in cui sia richiesto un voto di diploma superiore ad una certa soglia. In tali ipotesi il regolamento di gara attribuisce un punteggio al voto conseguito dal candidato. Il voto minimo di laurea per accedere ai concorsi pubblici, ad oggi, non è previsto da alcuna norma. il voto minimo di laurea previsto nel bando rappresenta un illegittimo indice selettivo, tra l'altro non attendibile, che necessita di essere adeguatamente motivato dall'amministrazione Ad ogni modo, un voto basso al diploma ti permette comunque di partecipare a concorsi pubblici. Enti pubblici statali. Dunque i giudici hanno ritenuto legittimo il criterio di sbarramento stabilito dall’istituto bancario. 2, comma 6, del d.P.R. [2] Legge delega n. 124/2015 art. Esiste però una normativa più datata, risalente al 1994 [3] che pone dei limiti. Se, per partecipare al bando, la pubblica amministrazione impone uno sbarramento (ad esempio un titolo universitario conseguito con un punteggio di almeno 105/110), com’è possibile parlare di pari opportunità nell’accesso ai posti pubblici? L’amministrazione resistente si costituiva in giudizio sostenendo la legittimità del contestato requisito di ammissione alla procedura in ragione delle peculiari funzioni afferenti la figura professionale dell’“richiamando a tal fine le disposizioni del relativo C.C.N.L. Prima di andare avanti nella lettura ti consiglio di leggere una nostra guida pubblicata un mese fa dal titolo Quanto è importante il voto di laurea? n. 165 del 2001; Eccesso di potere per sviamento di potere, sproporzionalità dell’azione amministrativa, difetto assoluto di motivazione, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, arbitrarietà ed illogicità. 2002/2005. I giudici amministrativi sono dell’avviso che, in generale, la previsione di un voto minimo di laurea ai fini dell’accesso ai concorsi finisce per interferire con il principio di ordine generale secondo cui il diploma di laurea è sufficiente per l’accesso ai profili professionali di ottava qualifica funzionale. Concorsi Pubblici: illegittimo il voto di laurea minimo per profili professionali particolari Interessante pronuncia del TAR Lazio sul voto quale requisito del bando di concorso Pubblicato il 14 Marzo 2019 8 Novembre 2019 da concorsi Concorsi pubblici, per esami, per la copertura di complessivi otto posti di vari profili professionali e categorie, a tempo pieno ed indeterminato, con talune riserve. Accentramento dei concorsi pubblici, soppressione del voto minimo di laurea, valorizzazione del lavoro flessibile, superamento delle piante organiche come parametro per tarare le assunzioni, consulta dei disabili. All’udienza pubblica del 6 febbraio 2019, la causa veniva trattata e, quindi, trattenuta in decisione. n. 487/1994, che non può dunque fondarsi sulla semplice volontà dell’ente di limitare preventivamente il numero dei partecipanti al concorso (in senso conforme, T.A.R. La stessa amministrazione evidenziava, altresì, l’infondatezza della argomentazioni volte a censurare la rigidità del sistema informatico di trasmissione delle domande, evidenziando come i ricorrenti abbiano avanzato relativa istanza nonostante il mancato possesso del voto minimo di laurea, avendo ivi indicato la diversa votazione conseguita nonché, in ogni caso la legittimità del sistema medesimo attesa la sua conformità a quanto stabilito all’art. 2002/2005, depositato in atti). Lo ha affermato il Tar Lazio la sentenza n.2112 del 15 febbraio 2019, che consigliamo di scaricare e leggere attentamente perché riferita al caso di un concorso per ingegneri. Esso stabilisce testualmente che, per l’accesso ai profili professionali di ottava qualifica funzionale è richiesto solo il diploma di laurea; per l’ammissione a particolari profili professionali di qualifica o categoria, gli ordinamenti delle singole amministrazioni possono prescrivere ulteriori requisiti. La pubblicazione dei bandi all’interno della Gazzetta Ufficialeè suddivisa per area di appartenenza: 1. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. 0. In conclusione, per i motivi fin qui esposti, il ricorso deve essere accolto e, per l’effetto, il bando relativo al concorso pubblico per cui è causa deve essere annullato nei soli limiti dell’interesse dedotto in giudizio, con conseguente ammissione in via definitiva dei ricorrenti e dell’interveniente alla procedura concorsuale per cui è causa. del Tribunale di Roma N. 84/2018 del 12/04/2018. Voto minimo laurea per accesso a concorsi pubblici | Forum Concorsi Pubblici Potrei quindi non riuscire a raggiungere 105/110. Ciò posto, il Collegio è, inoltre, dell’avviso, anche in ragione del tenore testuale delle disposizioni richiamate, che – in generale – la previsione di un voto minimo di laurea ai fini dell’accesso alla procedura concorsuale effettivamente finisca per interferire con detto principio, conformemente a quanto già affermato dalla giurisprudenza di questo T.A.R. n. 487/1994 nonché del d.lgs. E.N.A.C.”, richiamando a tal fine le disposizioni del relativo C.C.N.L. Passando, quindi, a verificare se, in concreto, un siffatto requisito possa legittimamente essere previsto nel concorso per cui è causa in ragione della sua riconducibilità al citato comma 2, occorre premettere come la deroga ivi prevista, operando in relazione ad un principio di valenza generale, trovi – dunque – applicazione solo nei ristretti e circoscritti limiti nei quali è prevista, con la conseguenza che la “particolarità” del profilo professionale di qualifica o di categoria debba essere necessariamente intesa ed interpretata in senso non ampliativo. I ricorrenti – nel premettere di essersi laureati con un punteggio inferiore a quello minimo richiesto e contestando la rigidità del relativo sistema telematico predisposto, che non consentirebbe l’inoltro della domanda in assenza dei requisiti richiesti – chiedono l’annullamento in parte qua di tale atto, assumendone l’illegittimità per: Violazione e falsa applicazione degli artt. Con distinto atto, un altro aspirante candidato, prima della scadenza del termine per impugnare il bando in epigrafe, proponeva atto di intervento adesivo autonomo, in quanto anch’esso privo del requisito di accesso contestato e, dunque, per l’effetto direttamente leso dal medesimo bando, deducendo a sostegno dell’azione il medesimo articolato motivo di censura. In quell’occasione abbiamo ricordato come, secondo la nostra Costituzione, ai posti nella pubblica amministrazione si può accedere solo tramite concorso pubblico. La vicenda è nota: l’ avv. anche. voto di maturitÀ concorsi pubblici Con legge delega n. 124/2015 all'articolo 17 punto d) è stata abolita la possibilità di inserire all'interno dei bandi di concorso uno sbarramento per voto. Sono un laureando in Giurisprudenza. Faccio solo un esempio: tanti anni fa avevo fatto un concorso in cui il voto minimo di accesso era 105. [3] dPR n. 487/1994 avente ad oggetto il “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”, art. Il Tar del Lazio si recentemente pronunciato (di nuovo) sulla legittimità del requisito del voto di laurea in sede di partecipazione ad un concorso pubblico. Solo laddove vi è una particolarità del profilo professionale di qualifica o di categoria è possibile imporre uno sbarramento con voto minimo di laurea. Raccoglie bandi di numerosi enti che fanno parte della pubblica amministrazione (Consiglio nazionale delle ricerc… Si tratta del dPR n. 487/1994, avente ad oggetto il “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”. Il d.P.R. 2 co. 6; cfr. Cominciamo la nostra lista dei Concorsi per diplomati nell’Esercito con il Concorso per Allievi Marescialli . Ritiene, infatti, il Collegio che la discrezionalità dell’amministrazione di richiedere il conseguimento di un determinato punteggio di laurea ai fini dell’accesso ad una procedura concorsuale per l’assunzione in un profilo professionale quale quello di cui si discorre, pari o assimilabile all’ottava qualifica funzionale, incontri un limite nella necessità di giustificare la razionalità di uno sbarramento preselettivo di tale fatta, attraverso un’adeguata motivazione a supporto della disposta deroga al principio generale di cui al richiamato art. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. [5] Tar Lazio, sent. nei concorsi pubblici si accede per titoli ed esami (quelli a tempo determinato invece possono essere solo per titoli e a discrezione), non è richiesto un voto minimo. Giacomo Romano ha contestato il bando di concorso indetto dall’E.N.A.C. Il voto di laurea fa punteggio? Money.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. L’ultima decisione a riguardo è la n. 14064/2019 in cui i giudici amministrativi romani hanno ammesso il requisito del voto minimo limitandolo però ai concorsi pubblici per “particolari figure professionali” per cui il diploma di laurea da solo non basta ma occorre anche una votazione eccellente. In alcuni bandi c’è (Bankitalia e università, ad esempio). Vi si trovano anche quelli per l’accesso alle varie forze di polizia e alle forze armate; 2. | © Riproduzione riservata A ciò si aggiunga come in atti la pretesa particolarità del profilo professionale sia stata dall’ENAC affermata in ragione – sostanzialmente – della mera specificità delle funzioni svolte dall’ente medesimo, riconducendo la “peculiarità del profilo professionale per il quale il posto è messo a concorso” (quello di “Ingegnere Professionista”) genericamente a “l’importanza e la delicatezza del ruolo che i professionisti esplicano attraverso la prestazione degli apporti specialistici secondo la rispettiva professione da essi garantita all’ente a garanzia della correttezza del quotidiano operare” (in tal senso, quanto si legge a pag. Si tratta di un vero e proprio sbarramento all’ingresso. Ma, a tal fine, nel bando vi deve essere un minimo riferimento puntuale alla specificità delle funzioni che i vincitori della procedura di selezione saranno chiamati a svolgere a seguito della loro assunzione nel profilo professionale in questione. 2, comma 6, del d.P.R. Visto quanto appena esposto, quando il concorso non riguarda personale esperto, il requisito del voto minimo di laurea è illegittimo, di conseguenza i candidati esclusi potranno sicuramente tentare la via del ricorso ed essere ammessi alla selezione. Condanna l’ENAC al pagamento, in favore dei ricorrenti e dell’interveniente, delle spese di giudizio, che liquida in complessivi euro 2.500,00 (duemilacinquecento/00), oltre accessori di legge, nonché al rimborso del contributo unificato, ove da costoro versato. Di tanto in tanto i tribunali tornano sull’annosa questione della validità del requisito del voto minimo di laurea per partecipare ai concorsi pubblici. Autorizzazione
Il voto dell’esame di Maturità non conta nei concorsi pubblici. Articolo originale pubblicato su Money.it qui: Insomma, il potere discrezionale dell’amministrazione di richiedere il conseguimento di un determinato punteggio di laurea ai fini dell’accesso al concorso pubblico necessita – per evitare discriminazioni – un’adeguata motivazione a supporto della deroga al principio generale. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Proprio per questo motivo, ci sembra doveroso capire quali sono i Concorsi per diplomati nell’Esercito, ovvero quali sono quei concorsi riservati ai soli candidati in possesso di un diploma. Ottenere un 60 o un 100 e lode non fa alcuna differenza nei concorsi pubblici. Senonché, proprio in quel momento, ti accorgi che, tra i requisiti fissati dal regolamento, vi è anche un voto minimo di laurea. n. 5/2012, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 35/2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” secondo cui “le domande per la partecipazione a selezioni e concorsi per l’assunzione nelle pubbliche amministrazioni sono inviate esclusivamente per via telematica”. a), quale requisito di ammissione, il conseguimento di un “diploma di laurea … conseguito con una votazione non inferiore a 105/110 o equivalente”. III, sentenza 6 – 15 febbraio 2019, n. 2112. Premessa la riferibilità del citato comma 6 al profilo professionale in questione (“Ingegnere Professionista”) in ragione della sua assimilabilità alla qualifica funzionale ivi indicata (l’ottava) – circostanza in alcun modo contestata in punto di fatto dall’ente resistente – il Collegio è, quindi, chiamato a verificare, in via preliminare, se da quanto stabilito al comma 6 possa effettivamente trarsi il principio, invocato dalla ricorrente, di inammissibilità, in linea generale, della previsione di un voto minimo di laurea ai fini dell’accesso alla partecipazione ad un concorso pubblico nonché, in caso affermativo, la riconducibilità alla deroga di cui al comma 2 della contestata disposizione del bando di concorso impugnato. Cerca nel sito: >>, Commenti: Esiste però una normativa più datata, risalente al 1994 [3] che pone dei limiti. Molto spesso i bandi, pubblici e non, stabiliscono un certo volo al di sotto del quale escludere le candidature degli aspiranti, cosa talvolta è stata considerata legittima, altre discriminatoria e quindi da eliminare. Punteggio minimo esame di stato per partecipare concorsi pubblici Inviato da logina il Ven, 09/09/2011 - 16:19 Salve è la prima volta che scrivo e avrei una domanda importante da farvi: Nelle procedure concorsuali bandite da enti pubblici o da società a partecipazione pubblica il requisito del voto minimo di laurea o di diploma è illegittimo. A detta dei ricorrenti, la previsione nel bando impugnato, di un voto minimo di laurea violerebbe l’art. Il mio punteggio oscillerà tra 103/110 e 104/110. ROC n.31425) - P. IVA: 13586361001, $('#search-input').focus()); Assume, innanzi tutto, rilievo in tal senso come manchi in seno al bando impugnato e negli atti ad esso presupposti ogni, seppur minimo, riferimento puntuale alla specificità delle funzioni che i vincitori della procedura saranno chiamati a svolgere a seguito della loro assunzione nel profilo professionale in questione. Amministrazioni centrali, concorsi indetti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai vari Ministeri. Il regolamento disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, recante “norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”, stabilisce all’articolo 2 (“Requisiti generali”), comma secondo, che le Amministrazioni pubbliche possono disporre singole discipline specifiche per disciplinare l’ammissione a particolari profili professionali di qualifica e/o categ… Orbene, l’ENAC sostiene al riguardo che nella fattispecie sussisterebbe effettivamente ed in pieno la predetta particolarità, alla luce delle peculiari funzioni svolte dagli ingegnere professionisti. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie, per l’effetto annullando il bando impugnato nei sensi di cui in motivazione, con conseguente ammissione in via definitiva dei ricorrenti e dell’interveniente alla procedura concorsuale per cui è causa. La sentenza in esame riguarda i requisiti previsti nel bando di concorso della Banca d’Italia per l’assunzione di personale “esperto”. In alcuni concorsi, i candidati non hanno potuto partecipare alla procedura in quanto il voto minimo era richiesto quale clausola ad escludendum. Maturità, c'è un voto minimo per accedere ai concorsi pubblici? Alcune volte però il bando richiede qualcosa in più: un voto minimo di laurea per la partecipazione alle selezioni. del personale dirigente – sezione professionisti di prima qualifica, nella parte in cui prevede, all’art. Dall'iscrizione all'università alla partecipazione ai concorsi pubblici, ecco quanto conta il voto di maturità. Sulla base di una precedente sentenza sempre del Tar Lazio, il ricorrente constava il requisito del punteggio minimo di 105/110 per poter partecipare alla selezione in Banca. Di tanto però va data motivazione: l’amministrazione deve cioè esternare le ragioni sottese alla concreta fissazione del voto minimo richiesto. In particolare i giudici amministrativi lo hanno definito un requisito ingiustificato, discriminatorio e penalizzante. Si tratta di un vero e proprio sbarramento all’ingresso. n. 1491 e n. 1493 del 2015. " class="btnSearch">. In realtà, il voto di laurea è già attualmente inutile ed i concorsi pubblici che prevedono un punteggio minimo di laurea per potere accedere ad una selezione sono sempre stati da noi censurati e ripetutamente dichiarati illegittimi dalla giurisprudenza. Dunque il possesso del titolo di laurea è di per sé requisito sufficiente ai fini della partecipazione al concorso indipendentemente dal voto finale riportato a meno che siano richieste specifiche conoscenze tecniche. Voto minimo di laurea nei concorsi pubblici, legittimo oppure no? Alcuni bandi richiedono, come requisito di partecipazione, la laurea universitaria. Il voto minimo di laurea non può rappresentare una discriminante decisiva per l'accesso ad un concorso pubblico. L’argomento principale a fondamento della decisione è che non sempre il voto di laurea rappresenta un indice attendibile di preparazione del candidato che, al contrario, dipende da molte variabili, come ad esempio l’Ateneo di provenienza. In mancanza di tale specifica motivazione, la previsione di un voto minimo di laurea come sbarramento alla partecipazione al bando costituisce una irragionevole e sproporzionata limitazione all’accesso. Scopri i tanti concorsi pubblici per diplomati nelle Forze Armate e nelle Forze di Polizia e le relative possibilità di lavoro e crescita. Per poter superare la prova col voto massimo di 1 punto devi fare i seguenti tempi: uguale o minore a 3’ e 20’’ se sei un uomo, e uguale o inferiore a 4’ e 00’’ se sei una donna. Per il T.A.R. 2, comma 6, del d.P.R. Che ci sta a fare il concorso se poi i candidati devono essere valutati sulla base del voto di laurea? Tuttavia una legge del 2015 [2] reca la delega al Governo ad adottare decreti di semplificazione anche in materia di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione e individua come criteri direttivi la «soppressione del requisito del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi per l’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni». In sintesi, deve essere annullato il bando del concorso pubblico per un profilo professionale assimilabile all’ottava qualifica funzionale che richiede un voto minimo di laurea per la partecipazione dovendosi ritenere che il punteggio indicato costituisca un requisito ulteriore e dunque una deroga alla regola generale che deve essere motivata in modo adeguato rispetto alla peculiarità delle funzioni oggetto della procedura. – Ente Nazionale Aviazione Civile per la copertura 37 posti di “Ispettori Aeroportuali” prevedendo, quale requisito di ammissione, il conseguimento di un <
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