Riaccesasi la guerra turco-egiziana e battuti i Turchi a Nizīb, presso Aleppo, nel 1839, le potenze europee intervennero per salvare l'Impero ottomano e fecero valere la loro autorità per la definizione del dissidio, che terminò con il riconoscimento dell'autonomia dell'Egitto, vassallo della Porta, sotto il governo di Moḥammed ‛Alī e dei suoi discendenti (convenzione di Londra del 1840 e firmani del sultano in data 13 febbraio e 10 giugno 1841). Nelle isole del Mediterraneo restano 7000 Turchi a Rodi e 70.000 a Cipro. La clausola pericolosa fu confermata nel successivo trattato di Āynalï-Qawāq (Costantinopoli) nel 1779, ma cessò di aver valore nel 1783, quando Caterina II proclamò l'annessione della Crimea che fu contestata ancora dai Turchi e causò una nuova guerra, ma venne riconosciuta con il trattato di Iaşi del 1792. Quando il gran visir andava personalmente a capo delle spedizioni militari, lasciava a Costantinopoli il suo luogotenente (qā'im-maqām o kiāhya), specie di ministro degli Interni. Ma la Turchia non poté più riavere la libertà d'azione d'un tempo. Si può ritenere che il nucleo dei Turchi ‛Osmānlï derivi dalla tribù turca (o turcomanna) dei Qayï, appartenente alla grande divisione dei Turchi Oghuz (Ghuzz degli Arabi). turca vaqïf, il cui reddito serviva agli edifici del culto, a opere di utilità pubblica e alle scuole religiose (medrese). Egitto. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide. Orientale di Kiel, 1919-1922; L. Bonelli, Il trattato turco-veneto del 1540, in Cent. Nel congresso di Parigi (30 marzo 1856) la Turchia fu ammessa "a partecipare ai vantaggi del diritto pubblico e del concerto europeo", previa emanazione del khaṭṭ-i humāyūn del 1856 che abbiamo analizzato qui sopra; il confine con la Bessarabia fu modificato a favore della Moldavia; l'autonomia dei principati della Moldavia e della Valacchia e l'indipendenza della Serbia furono poste sotto la garanzia delle potenze e sottratte all'esclusiva protezione della Russia. Dalla fine del sec. Il figlio di Selīm I, Solimano I (1520-1566), libero di agire nelle altre direzioni, compì una serie di conquiste, di cui la semplice enumerazione denota la grande importanza: nel 1521 Belgrado, nel 1522 Rodi, nel 1526 Ofen (Buda, Budin dei Turchi), dopo la vittoria di Mohács con la quasi totale occupazione dell'Ungheria, nel 1534 Tebrīz in Persia, nel 1536 Baghdād e tutta la Mesopotamia, nel 1538-1540 le isole veneziane dell'Egeo (eccetto Cipro) e le fortezze di Venezia nella Morea, Castelnuovo e Risano in Dalmazia, nel 1566 Chio. L'impero ottomano difettò anche di un organismo economico capace di dare consistenza allo stato. OTTOMANO, IMPERO. Nei paesi arabi staccati dopo la guerra mondiale l'impronta del dominio ottomano, che nella penisola araba fu lievissima, va cancellandosi rapidamente, fuor che nella Siria settentrionale. In base a questo trattato, importante perché rialzò il prestigio degli stati cristiani, i Turchi per la prima volta riconobbero all'imperatore d'Austria il titolo di Cesare Romano (invece di "re di Vienna") e rinunziarono al donativo o tributo annuo di 30.000 zecchini. Le tre provincie di Tripoli, Tunisi e Algeri avevano un ordinamento speciale ed erano chiamati Gharb ōgiāqlarï "Ogiāq di Ponente". Anatolia (Anadolu); 6. Ma la Macedonia continuava a essere inquieta, devastata dagl'irregolari turchi e dalle bande cristiane. - Le entrate dello stato erano costituite dai seguenti cespiti: le prede di guerre (ghanā'im); la gizyah (detta anche usualmente kharāǵ, negli scrittori italiani "caraggio"), ch'era un'imposta personale (capitatio) pagata dai sudditi non musulmani; l'imposta fondiaria proporzionale detta ‛ushur ("decima") sui prodotti delle terre; l'imposta fondiaria fissa (cift resmi); imposte sul bestiame, sui molini, ecc. Origine. In Europa il dominio turco andava dall'Egeo al Danubio e dal Mar Nero all'Adriatico. dell'origine et imperio de' Turchi, Venezia 1568; id., Gli annali ovvero le vite dei principi della Casa ottom., ivi 1571; Lonicerus, Chronicorum turcicorum, Francoforte 1578; Leunclavius, Annales Sultanorum, ivi 1588; id., Historiae, ivi 1591; M. Crusius, Turco-Graecia, Basilea 1584; A. Geropoldi, Bilancia storico-politica dell'Impero Ottomano, Venezia 1686; L. Soranzo, L'Ottomano, Napoli 1600; G. Sagredo, Memorie storiche de' monarchi ottomani, Bologna 1674; N. Formanti, Historie delle vite degli imperatori ottomani, Venezia 1684; D. Cantemir, Histoire de l'Empire Ottoman, Parigi 1673; R. Knolles, General History of the Turks, Londra 1605; id., contin. Guerre napoleoniche. 9 del trattato di Parigi) di queste disposizioni, aggiungendo che esse non davano loro il diritto d'intervenire negli affari interni dello stato ottomano. Reiches, in Zeit. Perché gli ottomani non sono considerati persiani? Verso il 1354 i soldati turchi di guarnigione in Tracia (Zympe) e nuove schiere affluite dall'Anatolia sotto il comando di Solimano, figlio di Ōrkhān, occuparono Gallipoli (Gelībōlū) e tutta la penisola omonima. La Polonia ebbe ragioni di contrasto con i Turchi (che la chiamavano Lehistān) dopo che essi ebbero sottomesso la Moldavia e il khānato di Crimea; l'intervento polacco negli affari della Moldavia (Boghdān in turco), causò nel 1612 l'apertura di ostilità, che durarono a lungo e si chiusero nel 1621 con la pace di Hotin. 3, ivi 1909-1910; Aḥmed Refiq, Köprülüler, Ṣoqollu, Sulṭān Gem, ecc., varî volumetti (cfr E. Rossi, Gli studi di storia ottomana in Europa e in Turchia nell'ultimo venticinquennio, in Oriente moderno, VI [1926], pp. Le sorti dell'impero ottomano da questo momento sono legate agl'interessi e alle rivalità degli stati d'Europa. Raqqah (sede Ūrfā); 16. Con altro atto fu confermato il principio della neutralizzazione del Mar Nero e quello della chiusura degli Stretti alle navi da guerra di tutte le potenze, già fissato nella convenzione di Londra del 1841. Il gran visir pagò con la vita l'onta della sconfitta. Dalle origini al 1923: Justin McCarthy: ECIG, pagg.387, Euro 24,00 : IL LIBRO – I turchi ottomani, usciti dall'Asia Centrale, furono protagonisti di una straordinaria epopea che li portò dal Golfo Persico al Danubio, dal Don all'Algeria. Si è discusso sul carattere del suo ordinamento statale e specialmente sulle influenze bizantine, che gli avrebbero dato un'impronta particolare dopo la conquista di Costantinopoli. Il sultano ‛Abd ul-Ḥamīd II aveva lasciato decadere tacitamente la costituzione del 1876 e governava coi metodi del più rigido assolutismo. Il re'īs ulkuttāb o re'īs Efendi, poi ministro degli Esteri, era alle sue dipendenze. Buda (Budin in turco); 5. La Serbia fu nuovamente invasa nel 1454 e occupata fino al Danubio, Belgrado assediata nel 1456 fu liberata da Giovanni Hunyadi e da aiuti accorsi da ogni parte d'Europa. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda metà del 19° sec., coinvolse 28 paesi e vide contrapposte le forze dell’Intesa (Francia, Gran Bretagna, ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Nell’agosto-settembre 1894 si ebbe il primo massacro di Armeni, cui seguì la strage del 1895-96. L'Ápaffy fu riconosciuto dall'imperatore come vassallo del sultano nella Transilvania. Ma già il 3 maggio 1481 Maometto II, sopranominato Fātiḥ "il conquistatore", era morto, mentre preparava una spedizione in Asia. Basti dire qui che, sconfitti i Greci in Anatolia in agosto-settembre 1922, fu concluso l'armistizio di Mudania (15 ottobre) e si giunse a sistemare la questione turca con il trattato di Losanna (24 luglio 1923). Nel secondo periodo delle riforme, che va dal 1856 al 1876, furono compiuti notevoli progressi con la legge sui vilāyet e l'organizzazione di tribunali civili e penali (dal 1864 in poi) detti niẓāmiyyeh (cioè regolati da ordinamenti laici, niẓām), aventi carattere collegiale (cosa nuova nell'islamismo) e distinti dai tribunali sciaraitici, che continuarono a giudicare in materia civile per lo statuto personale dei musulmani e in materia penale per domande di taglione e simili. it., Milano 1853; id., La Questione d'Oriente; trad. Il capo della tribù, Suleimān Shāh, sarebbe affogato, secondo la tradizione, nell'Eufrate mentre guidava i suoi uomini in direzione di Aleppo; la località, presso Gia‛ber Qal‛asï, è ancora chiamata Türk Mezārï "la tomba del Turco". Solo in due imprese le truppe di Solimano I restarono soccombenti: nella spedizione contro Vienna, guidata dallo stesso sultano nel 1529, e nell'assedio di Malta diretto da Muṣṭafà Pascià, Piyāle Pascià e Dorghūt Pascià nel 1565. I primi sultani seguirono un tenore di vita molto semplice e, come s'è visto, governarono direttamente e presero parte alle azioni di guerra; poi si appartarono dal popolo e si dedicarono ai divertimenti e alle cacce, mentre il cerimoniale di corte si complicava nello sfarzo e nel lusso. Il comandante generale delle forze tedesche, il principe Eugenio di Savoia, batté decisamente gli Ottomani a Zenta l'11 settembre 1697; i Veneziani condotti da Francesco Morosini proseguivano la campagna per terra e per mare (il Morosini, detto il Peloponnesiaco, moriva a Nauplia nel 1694), occuparono nel 1694 Chio con l'aiuto dei Cavalieri di Malta e di Santo Stefano e la tennero fino al 1695. Per le basi giuridiche dell'ordinamento politico ottomano v. sopra, p. 790. Nel 1876 il partito liberale, deposto ‛Abd ul-‛Azīz e costretto ad abdicare anche il successore, il debole e incapace Murād V, ottenne dal sultano ‛Abd ul-Ḥamīd II la concessione della costituzione (23 dicembre 1876). XV in poi; 2. in tutto il resto dell'Anatolia centrale e occidentale non occupata direttamente dai Mongoli (Īlkhān, nelle provincie orientali) s'erano formati principati quasi indipendenti sotto famiglie turche o turcomanne, e precisamente i principati di Qarasï (Misia), Sārūkhān (Lidia), Āydïn (Ionia), Menteshe (Caria), Ḥamīd (Pisidia e Isauria), Tekke (Licia e Panfilia), i cui nomi sono rimasti a designare larghe estensioni territoriali, i Ghermiyān (Frigia), quelli che furono poi chiamati ‛Osmān Oghlu o ‛Osmānlï nella regione tra Angora e Brussa (Bitinia e Galazia) e i Giandar su un tratto delle coste del Mar Nero (Paflagonia); 3. a sud dell'Anatolia e nella Siria dominavano i Mamelucchi d ' Egitto; 4. i Bizantini conservavano parte della Bitinia con Brussa, Nicea, Nicomedia, Calcedonia; un Impero bizantino (dei Comneni) si manteneva a Trebisonda (Trapezunte). Reiches, voll. Il gran visir Qara Muṣṭafà condusse una spedizione nell'Ucraina, occupò Čihirin (1678) e concluse con i Russi la pace di Radzin. Dhū 'l-Qadriyyeh (Malatia, ‛Aintāb ecc. Si veda anche la bibliografia data per i singoli sultani e alle voci albania; balcanica; regione; bulgaria; costantinopoli; egitto; giannizzeri; turchi; turchia. 31, Bucarest 1876-1909. Rating. Il nuovo sultano Bāyazīd I, detto Yïldïrïm "il fulmine", consolidò la conquista in Macedonia e in Bulgaria (Tărnovo fu occupata definitivamente nel 1393) e fino in Valacchia, e affermò la sua influenza ad ovest sui confinanti principati serbi, croati e albanesi. Il sultano Maḥmūd II, dopo la rivoluzione greca del 1821, allontanò dalla marina i Greci che non davano più affidamento. Predominavano in questa categoria i giannizzeri. X e il XIII. Resta però il fatto che allora (verso il 1354) si ebbe la prima stabile occupazione turca in terra europea e quindi l'inizio d'una conquista che fu eccezionalmente rapida e vasta. Bosnia; 3. Essi dominarono il … TURCHI: Ottomani in Europa; Asia; Albania; Italia; Penisola Iberica, 1889 map: Amazon.ca: Home & Kitchen Una nuova guerra contro gli Austriaci ebbe il suo epilogo nella pace di Belgrado (1739), che doveva durare 27 anni. Dalle coste albanesi i Turchi, padroni di Vallona, si gettarono sulla Puglia e tennero per un anno Otranto (agosto 1480-settembre 1481). Anche l'isola di Samo otteneva l'autonomia, pur restando vassalla e tributaria della Porta. Diyārbekr; 22. ottomano, impero Stato turco musulmano durato dal 1300 ca. - Gli anni che seguirono alla guerra di Crimea furono contrassegnati dallo sforzo crescente di migliorare, sotto i sultani ‛Abd ul-Megīd (1839-1861) e ‛Abd ul-‛Azīz (1861-1876), l'efficienza militare dell'impero; la flotta fu ricostruita con armamenti moderni, l'esercito fu istruito con sistemi europei. Anche l'apparente unità religiosa, che il dominio ottomano aveva dato ai cristiani della penisola balcanica, estendendo l'autorità del patriarcato greco-ortodosso di Costantinopoli e abolendo il patriarcato bulgaro di Ochrida (1765) e serbo di Peć (1767) e favorendo così l'ellenizzazione dei paesi balcanici, si spezzò con il sorgere dei nazionalismi; l'istituzione dell'Esarcato bulgaro nel 1872 significò l'inizio dell'indipendenza bulgara. I rappresentanti delle potenze radunati a Parigi nel 1856 presero atto (art. XVI, epoca della massima estensione, erano le seguenti: 1. und ihre Denkmäler, in Der Islam, XVIII (1929). Nella Tracia orientale e nell'Anatolia dal 1923 è sorta, sulle rovine dell'impero, la Repubblica di Turchia (Türkiye Cümhuriyeti), che ha ripudiato la denominazione di ‛osmānlī e ha stabilito la nuova capitale ad Angora, nel cuore dell'Anatolia. I turchi ottomani. Engelhardt, La Turquie et le Tanzimat, voll. Da allora alla moltiplicazione degli eredi si ovviò con la soppressione dei nati e si andò stabilendo nella pratica, ma non per legge, il principio della successione del maggiore della dinastia (seniorato). Da allora quei morti si chiamarono gli 800 martiri di Otranto. Scopri perché i sultani ottomani non erano molto turco L’ Impero Ottomano governato quella che è oggi la Turchia e una gran parte del mondo Mediterraneo orientale dal 1299 fino al 1923. Cosa pensate della questione curda? Queste ordinanze contenevano disposizioni emanate dai sultani per regolare la vita amministrativa e sociale nelle questioni per cui mancavano o non erano precise le disposizioni della legge musulmana. Aleppo; 15. Il sultano ‛Abd ul-‛Azīz cercò di far sancire il principio della successione in linea diretta discendente maschile, come chiese e ottenne nel 1866 il khedive d'Egitto; ma incontrò opposizione. Le forze militari all'epoca del maggiore sviluppo dell'impero erano costituite da tre categorie di armati: a) truppe permanenti stipendiate, residenti a Costantinopoli in caserme, quando non fossero impegnate in campagne di guerra, o stanziate in fortezze all'interno e sui confini dell'impero; erano dette Qapïqulu "schiavi della Porta", cioè "servi" del sultano. (Nel 1885 i Bulgari della Rumelia si sollevarono e proclamarono l'unione con la Bulgaria settentrionale, formando il regno di Bulgaria). La tendenza liberale costituzionale, era capeggiata da Midḥat Pascià (v.), quella conservatrice e reazionaria da Maḥmūd Nedīm Pascià (v.). Rūmeli ("paese dei Rūm" o Turchia europea, poi suddivisa nelle eyāleh di Rūmeli, Silistria, Morea); 2. La Porta del gran visir o Sublime Porta (bāb-i ‛ālī) sovraintendeva agli affari generali dello stato. Qaramān; 7. Alla Grecia fu garantita una rettifica di frontiera, che portò alla cessione della Tessaglia (1881). Perché la tua opinione è importante ... izmir. Questo ordinamento giuridico restò immutato sino ai primi decennî del sec. Al tempo dei suoi successori (Selīm II, Murād II, Maometto III) apparvero i primi segni della decadenza dell'Impero, che esamineremo ancora più oltre, e che si riassumono nel disordine finanziario, nell'indisciplina delle truppe e nell'assenza dei sultani dalla vita politica e militare. Reiches in Europa, voll. La difficoltà enorme dell'applicazione delle riforme consisteva nel contrasto fra le istituzioni musulmane, che erano alla base della società e dello stato, e il riconosciuto bisogno di equiparare giuridicamente i cristiani e gli ebrei ai musulmani e di stabilire su nuove basi le relazioni con il mondo esterno non musulmano (fino a pochi decennî prima considerato dār ul-ḥarb, "territorio di nemici da combattere"). al 1922. Il gran visir aveva in consegna il sigillo dello stato. Nel 1849 la Porta cominciò a tenere proprî rappresentanti diplomatici fissi presso gli stati europei; fin'allora usava mandare messi e ambasciatori in caso di bisogno per trattative, annunzî di vittoria, ricambî di doni. L'Albania resistette per molti anni con l'aiuto di Venezia e per il valore di Scanderbeg, ma, morto questi nel 1468, diventò quasi intieramente possedimento ottomano. La repubblica di Ragusa dal 1459 pagò, quasi regolarmente, un tributo annuo, conservando la sua nominale indipendenza fin che fu annessa all'Austria (1815). Gli affari dello stato erano discussi nel Consiglio imperiale (dīvān-i humāyūn), un tempo presieduto dal sultano; vi intervenivano il gran visir, i due giudici supremi detti qāẓī‛asker (l'uno per la Turchia europea o Rūmeli, l'altro per l'Anatolia), i Defterdār, il Nishāngï (cancelliere). Prime relazioni europee, viaggi, storie dei primi secoli: B. de la Broquière, Voyage d'outremer, Parigi 1892; H. Schiltberg, Reisebuch (1394-1427), Tubinga 1885; [Mühlbacher], Tractatus de moribus turcarum, edito nel 1481; Angiolello, Come l'anno 1468, ecc., Vicenza 1881; L. Bassano da Zara, I costumi e i modi particolari della vita dei Turchi, Roma 1545; G. A. Menavino, Trattato de' costumi et vita de' Turchi, Firenze 1548; A. Cambini, Della origine dei Turchi e impero degli Ottomani, ivi 1539; G. Spandugino, Dell'origine dei principi turchi, Venezia 1551; 1ª ed., Parigi 1519; P. Giovio, Comm. XIV con il corpo dei Yeṅīčerī "giannizzeri" (v.). Fonti turche (cronache): Sono elencate con notizie bio-bibliografiche da F. Babinger, Die Geschichtsschreiber der Osmanen und ihre Werke, Lipsia 1927. - Dopo queste sfortune, sotto i sultani Muṣṭafà II e Aḥmed III, i gran visir Ḥusein Köprülü Pascià (1699-1702), Muṣṭafà Dālṭabān e altri cercarono di sviluppare piani politici per ricuperare le provincie perdute; il profugo Tököly e un altro pretendente al trono di Ungheria, Francesco Rákóczy, brigavano con la corte ottomana. 8 years ago. Venezia, che aveva già contatti con i Turchi d'Asia Minore, si trovò ad averli vicini al suo stesso territorio e al suo mare; per difendere l'Adriatico, si indusse a presidiare Durazzo e Alessio sulla costa e Croia nell'interno con il consenso dei principi locali; anche Vallona era sotto la sua protezione. Al di là della origine mitica che i Turchi di varie aree danno al loro popolo, facendolo discendere da un eroe chiamato Alp Er Tunga, figlio di un lupo delle steppe siberiane, è generalmente accettato che i primi gruppi turchi vivessero in una regione che si estendeva dall'Asia centrale alla Siberia, con picchi di densità nelle aree dell'odierna Cina settentrionale []. L'Impero mantenne nell'Africa il solo possesso della Tripolitania e Cirenaica (Ṭarābulus-i Gharb) dove la Porta aveva ristabilito la sua sovranità diretta nel 1835. La pressione austro-russa. Subito dopo (10 agosto 1664) i Turchi accettarono la pace di Vasvár, che non costò gravi perdite e confermò loro il possesso di Ujvár, ma segnò il punto d'inizio della decadenza ottomana. Lo stesso avvenne dei sipāhī pagati direttamente dalla Porta; le milizie territoriali diventarono meno numerose e valide con la perdita di provincie e con la disorganizzazione del sistema finanziario che le alimentava (appalto, iltizām, di terreni demaniali a fraudolenti accaparratori). it., Milano 1842); A. Baratta, Costantinopoli, Torino 1840; Lamartine, Histoire de la Turquie, voll. Dei popoli balcanici, i Serbi erano allora i più direttamente minacciati; ma dopo la morte (1355) di Stefano Dušan, che aveva portato le sue truppe fin presso Costantinopoli, i Serbi avevano perduto ogni coesione politica. Il sultano Murād IV (1623-1640) con fermezza e ferocia restaurò la disciplina nelle truppe, condusse in persona spedizioni contro la Persia, occupò Tebrīz (1635) e Baghdād (1639) e fece strage degli sciiti. Il Ḥigiāz, governato dallo sceriffo della Mecca, aveva un regime privilegiato. I Serbi cominciarono nel 1803 a sollevarsi; un Karagjorgjević guidò gl'insorti nel suo paese durante l'ultima guerra turco-russa; Miloš Obrenović nel 1815 riprese la guerriglia, resistendo agli eserciti inviati dalla Porta. Carlo XII ritornò in patria attraverso l'Ungheria. Mentre si effettuavano queste conquiste nei Balcani con il concorso specialmente di Lala Shāhīn, un altro condottiero, Evrenos Bey, occupava nella Grecia occidentale Makri e Komotinē (v.) sulla via di Salonicco. Dal 1839 al 1876. XIV quasi tutto il territorio rimasto ai Selgiuchidi passò sotto il principato turcomanno dei Qaramān Oghlu, discendenti di Qaramān, donde il nome, alla regione, di Caramania (corrispondente alla Cappadocia e alla Licaonia), che s'incontra in autori italiani dal sec. Non si può dire che i popoli sottomessi fossero molto maltrattati nei primi secoli dell'impero, tenendo conto anche delle condizioni generali di quei tempi. Il nuovo sultano, Murād I (1359-1389), dopo aver preso Pirgo (Lüleburgaz), Zurulo (Çorlū), Dimotica sulla via tra Costantinopoli e Adrianopoli, Rodosto (Tekirdaǧ) sul Mar di Marmara, occupò nel 1361 Adrianopoli (Edirne), poi Filippopoli (Filibe). Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), con una profondità media di 1430 m e una massima, presso le coste sud-occidentali del Peloponneso, ... Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con le prospicienti isole di Imbro e Tenedo e altre più piccole), separate dallo Stretto del Bosforo, ... Egitto Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai).
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