guerra civile spagnola: cause

La radicalizzazione dello scontro fu palesata dall'atteggiamento della Falange, che attaccava i comizi della CEDA, mentre la gioventù socialista attaccava i seguaci di Prieto. E il 24 marzo a sua volta lasciò la Spagna assieme ad altri membri del partito diretto in Algeria[243]. Il giornalista Michajl Kol'cov per esempio, sosteneva che le operazioni nella capitale furono in realtà coordinate dal colonnello - poi generale - Vicente Rojo, che Caballero aveva nominato capo di stato maggiore prima di riparare a Valencia[168]. Abbiamo cercato di chiarire tutte le questioni relative ai diritti delle immagini e dei testi. In sostanza Stalin aveva bisogno che la Repubblica non fosse sconfitta ma che la sinistra rivoluzionaria non riportasse una vittoria netta.[119]. Attualità, televisione, cronaca, sport, gossip, politica e tutte le news sulla tua città. Prendendo spunto da una circolare del Ministero dell'Interno, che dava istruzioni ai prefetti di istituire dei corsi di lingua francese, numerosi insegnanti e intellettuali internati iniziarono dei corsi di istruzione di varie materie ottenendo l'approvazione delle autorità francesi. Nella provincia di Bajadoz furono abbattute circa 12 000 persone, a Toledo - dopo la liberazione dell'Alcazar - 200 miliziani ricoverati in ospedale vennero uccisi con bombe a mano e baionetta, a Cordoba durante la guerra si stima che furono fucilate 10 000 persone, a Siviglia furono fucilate oltre 8 000 persone, a Huelva 2 000, nella Navarra circa 3 000, a Granada si palesò poi l'atteggiamento di odio e disprezzo dei nazionalisti nei confronti degli intellettuali: vennero assassinati cinque professori universitari e il poeta Federico García Lorca. Questa condizione si rivelò irrealistica, e nonostante una iniziale intesa fra Azaña, Prieto e Negrín, con la sconfitta nella campagna del Nord il clima si fece così plumbeo che le prospettive di una resurrezione democratica divennero sempre più deboli e incerte[198]. Alla fine oltre 40 000 volontari provenienti da più di cinquanta nazioni andarono a combattere per la causa repubblicana, in un conflitto che ai contemporanei parve il fronte centrale di una battaglia ideologica contro l'avanzata del fascismo in Europa e forse nel Mondo. Si recarono in Spagna gli scrittori russi Il'ja Ėrenburg e Michajl Kol'cov, lo scrittore tedesco Ludwig Renn (che divenne comandante del battaglione Thaelmann), mentre soprattutto in area anglosassone, dove peraltro i partiti comunisti avevano poca presa, una lunga lista di intellettuali si schierò idealmente con la Repubblica: da Bertolt Brecht a Samuel Beckett, passando per Virginia Woolf, Pearl S. Buck, Aldous Huxley (il quale si sentiva particolarmente vicino agli anarchici), Sinclair Lewis, John Steinbeck, Erskine Caldwell, Theodore Dreiser, Julian Bell, John Cornford, André Malraux, John Dos Passos e molti altri. La sanguinosa battaglia dell'Ebro raggiunse dunque l'obiettivo di distogliere Franco dall'attacco di Valencia, ma i leader nazionalisti sapevano che la superiorità materiale alla lunga avrebbe ribaltato la situazione, così Franco accettò di condurre la logorante battaglia consapevole di poterselo permettere, mentre il «duro colpo» con cui Rojo prevedeva di fiaccare il morale degli avversari non avvenne, e anzi, l'esercito repubblicano subì un tale logorio umano e materiale dal quale non poté più riprendersi, e continuò a resistere per il resto della guerra in pratica solo per la paura delle rappresaglie nazionaliste[284]. L'episodio, sommato agli attacchi al naviglio britannico, sollevò le prime proteste britanniche dall'inizio della guerra, ma Halifax e Chamberlain in realtà non intendevano far nulla di concreto che minasse la posizione di Franco. Ed era proprio sull'Armata d'Africa che i rivoltosi contavano, mentre nella confusione dei primi giorni dell'alzamiento, mancando una direzione militare unitaria delle operazioni, tutto fu lasciato all’iniziativa dei comitati locali, che naturalmente si preoccuparono dei fronti a loro più vicini. Storia popolare della guerra civile spagnola, Il secolo breve 1914-1989. Nel frattempo dal mare o attraverso il Portogallo continuava il regolare afflusso di armi italo-tedesche e di petrolio statunitense, mentre per la Repubblica gli aiuti furono discontinui, interrotti dalle navi italiane, tedesche e nazionaliste che controllavano impunemente il Mediterraneo costringendo l'URSS ad abbandonare quella rotta per far pervenire i suoi aiuti attraverso la lunga rotta Murmansk-Bordeaux, da dove sarebbero arrivati in Spagna via terra attraversando la frontiera francese, che in diverse occasioni si rivelò chiusa, anche a marzo 1938 il governo francese consentì un flusso più o meno costante di armi per l'esercito repubblicano[216]. La costituzione scritta nel 1874 dal conservatore Antonio Cánovas del Castillo - che rimase in vigore fino al 1931 - legittimava di fatto la repressione dei latifondisti nei confronti dei braccianti e dei contadini, i quali erano costretti a votare quello che il padrone comandava. La posizione di Stalin iniziò a cambiare quando ricevette la notizia dei bombardieri italiani precipitati mentre facevano rotta verso il Marocco spagnolo. Questi messosi in contatto con il generale Emilio Mola, il principale artefice del golpe, fu informato dallo stesso che i cospiratori non intendevano neppure parlare di una soluzione pacifica, manifestando così la volontà di dare inizio a una spietata guerra civile se il golpe non avesse avuto pieno successo. La repubblica spagnola chiese anche l'aiuto della Francia, guidata da Blum. L'ossessione del controllo investì tutta la società spagnola, dall'infanzia fino all'età adulta, e soprattutto in campo lavorativo. Fu il primo passo verso la totale istituzionalizzazione della repressione che era già stata applicata implacabilmente nei territori occupati, e che con l'imminente fine della guerra avrebbe legalizzato l'ondata di arresti, processi, esecuzioni e detenzioni programmati da Franco e dai comandi nazionalisti[240]. Ragioni politiche, ragioni di stato, il bene di quella stessa causa per cui avete offerto il vostro sangue con illimitata generosità, costringono alcuni di voi a tornare in patria, altri a prendere la via dell'esilio. «Sul mio onore di gentiluomo, per ogni persona che ucciderete voi, noi ne uccideremo almeno dieci», La differenza sostanziale esistente fra le stragi perpetrate nelle due zone, consiste nel fatto che le atrocità repubblicane furono in genere commesse da elementi incontrollabili in un periodo in cui le forze dell'ordine erano passate ai ribelli, mentre la «polverizzazione» dello Stato aveva fatto sì che il governo perse temporaneamente il controllo su molte zone. Tornate da noi e qui troverete una patria»[234]. A quel punto tornare al sistema politico precedente era impensabile, oltre al discredito di cui godeva già prima del pronunciamento, i protagonisti di quel periodo erano ormai anziani, mentre il risentimento verso Alfonso XIII che aveva tradito la Costituzione nel 1923 aveva lasciato il segno nella società. Se è pur vero che inizialmente il regime di Franco fu un calco di quelli fascisti, con la stessa coreografia e gli stessi caratteri istituzionali come il culto del capo, il partito unico (il Movimiento), l'ordinamento di tipo corporativistico e così via, esso manterrà fino alla vita un'accentuata coincidenza con la persona del dittatore - da qui ad esempio l'accezione "franchista" in relazione al tipo di dittatura - e un tratto di costante superiorità dell'elemento militare su quello civile. Non amo la guerra; ma ciò che mi ha sempre fatto orrore nella guerra, è la situazione di quelli che si trovano nelle retrovie. L'avanzata delle nostre truppe alleggerirà la tensione su Toledo e ne procurerà la liberazione senza dover distogliere le nostre forze che potrebbero essere necessarie altrove». Franco gettò sul piatto della bilancia tutta la sua superiorità materiale nel tentativo di costringere gli avversari a tendere le linee difensive fino a spezzarle. Alla notizia della strage compiuta da Yagüe a Bajadoz, dove i circa 2 000 difensori della città furono falciati a colpi di mitragliatrice dopo essere stati radunati nella plaza de toros, i repubblicani radunarono i 30 detenuti nazionalisti nel carcere Modelo di Madrid e li fucilarono per rappresaglia. La guerra è finita»[244]. Intanto a Madrid Casares Quiroga si dimise da Primo Ministro alle 4:00 del mattino del 19 luglio, Azaña chiese dunque all'amico Diego Martínez Barrio, presidente delle Cortes, di costituire un governo, e nel farlo Barrio ignorò del tutto le forze di sinistra speranzoso che così i rivoltosi avessero potuto cedere a delle trattative. Quando ho capito che, malgrado i miei sforzi, non potevo fare a meno di partecipare moralmente a questa guerra, cioè di augurarmi ogni giorno, ogni momento, la vittoria degli uni, la sconfitta degli altri, mi sono detta che Parigi per me era le retrovie, e ho preso il treno per Barcellona con l'intenzione di arruolarmi. Questo e l'arrivo dei rinforzi nella capitale creò uno stato di modesto ottimismo nei comandi repubblicani. Il terrore fu un'arma fondamentale nella conquista del potere da parte dei nazionalisti, Franco stesso aveva imparato in Africa a inculcare la fedeltà attraverso la paura, e quando si trovò a coordinare le operazioni militari di tutte le forze nazionaliste, diede molta importanza nell'eliminazione fisica di ogni militante di sinistra o presunto tale. Per fortuna di Franco la Repubblica non era ancora in grado di sferrare alcuna offensiva, dall'inizio di dicembre entrambi gli schieramenti preferirono rifugiarsi nelle trincee, e ne seguì un mese di relativa calma. Ad esempio l'argomento sensazionalistico rimbalzato sulla stampa mondiale degli stupri commessi contro le suore non ha trovato riscontro nella storiografia successiva, se non in un caso. Nel mentre gli esponenti di spicco della CNT, Buenaventura Durruti, Juan García Oliver e Diego Abad de Santillán, si tenevano a stretto contatto con la Generalitat, nonostante la decisione di Companys. Era il 17 luglio 1936 ed era l'inizio della Guerra Civile Spagnola. La maniera caotica con cui il governo lasciò Madrid fece pessima impressione all'opinione pubblica e diede al partito comunista l'occasione per assumere il comando della difesa della capitale, aumentando enormemente il proprio prestigio. D'altro canto le Brigate internazionali XI e XII provenienti da Jarama erano troppo esauste per sfruttare la situazione, solo qua e là i brigatisti italiani del Battaglione Garibaldi (XII Brigata) riuscirono a rintuzzare gli attacchi e a demoralizzare le truppe fasciste con i loro appelli alla resa, riuscendo talvolta a far disertare qualche camicia nera. C'erano poi ragioni ideologiche e culturali che fecero propendere alcuni ministri inglesi a considerare con occhio benevolo l'ascesa dei nazionalisti - come accadde prima con l'ascesa di Mussolini e Hitler - in ottica anticomunista e anti-rivoluzionaria. In ogni caso non fu concertato un programma d'azione ed una tattica precisa contro i congiurati; in realtà si temeva sia l'avanzata del fascismo, sia una maggiore presa di potere delle forze popolari. Il 16 maggio 1937 Caballero perse la fiducia del suo governo e il giorno seguente Azaña incaricò Juan Negrín (PSOE) di formare un nuovo governo, con i comunisti che vedevano ancora in pericolo tutta la loro politica[192]. Il giorno dell'ingresso delle truppe nazionaliste a Madrid, il vescovo della capitale Eijo de Garay diffuse una pastorale in cui auspicava il perdono per gli sconfitti, ma quelle esortazioni si persero nel vuoto e non furono ascoltate né dagli uomini del regime né dalla Chiesa stessa, i cui parroci collaborarono spesso solertemente nella consegna dei repubblicani alle autorità nazionaliste. A Barcellona il 29 ottobre 1938 le Brigate internazionali sfilarono per l'ultima volta prima di lasciare la Spagna, davanti a migliaia di spagnoli che applaudivano e piangevano. I volontari mandati dagli schieramenti alleati repubblicani spagnoli aiutano a respingere l’offensiva dei franchisti a Madrid. I dati del terrore franchista vanno da un minimo di 35 000 giustiziati secondo fonti filo-franchiste, alla cifra generalmente accettata di 50 000 vittime accertate dopo la fine della guerra, alla quale però vanno aggiunte le esecuzioni compiute durante la guerra, le morti in prigionia e le morti civili causate dai bombardamenti terroristici sulle città, che - secondo Antony Beevor - portano il totale circa 200 000 morti causati dalla repressione e dalla vendetta dei nazionalisti[267]. In Galizia gli insorti presero Vigo e La Coruña solo dopo violenti combattimenti contro la popolazione disarmata, Oviedo fu presa con l'inganno, dato che il comandante militare della città Antonio Aranda prima si finse a fianco della Repubblica e dopo aver mandato i suoi uomini verso Madrid, si schierò con gli insorti consegnando la città ormai indifesa. Per questo Caballero acconsentì alla fusione dei movimenti giovanili socialista (JSE) e comunista (UJCE) in una Juventudes Socialistas Unificadas (JSU), ma i più dinamici comunisti presero rapidamente le redini del movimento e molti giovani socialisti entrarono in massa nel Partido Comunista de España (PCE)[56]. guerra civile spagnola: la preparazione della 2GM L’unità audiovisiva, seconda di due, prosegue il racconto della vita e dell’opera di Pablo Picasso. Franco, che ormai poteva contare sulla leva di massa non dava importanza alle perdite e ordinò di continuare a spingere, e lentamente ma inesorabilmente le forze franchiste continuavano ad avanzare. Il 3 giugno Mola rimase vittima di un incidente aereo durante il trasferimento verso Burgos dove avrebbe dovuto incontrare Franco e Serrano Suñer; la notizia suscitò scalpore al quartier generale nazionalista ma il Caudillo ne rimase sollevato, dato che ora non doveva avere più a che fare con un generale per lui «scomodo», con il quale non erano mai intercorsi buoni rapporti. Il bombardamento destò indignazione e scalpore nei paesi democratici, e si sollevarono molte voci di protesta e istantanee simpatie per la causa repubblicana, ma distrusse il morale delle forze basche e seminò il panico nelle retrovie, anche a causa dell'incapacità materiale dell'aeronautica repubblicana di contrastare le forze aeree nazionaliste[185]. In molte località i contadini spazientiti per la lenta applicazione della riforma agraria occuparono le terre, a Barcellona, in Biscaglia e nell Asturie si alternarono gli scioperi contro i licenziamenti e la diminuzione dei salari, in Andalusia gli operai sabotarono le macchine e rubavano i raccolti[36]. La prima avrebbe forse potuto produrre un accordo con i franchisti risparmiando tre anni di guerra, ma al prezzo del ritorno in Spagna dei rapporti politici pre-repubblicani e con una sostanziale vittoria delle destre di ogni risma. Questa volta il centro-sinistra si presentò in ordine sparso, mentre la destra riuscì a organizzarsi grazie al lavoro di Gil-Robles, il quale riuscì a coalizzare i gruppi «accidentalisti» e «catastrofisti» sotto l'egida del CEDA, potendo inoltre contare sui cospicui aiuti finanziari dei ricchi agrari come Juan March. Alla necessità di impedire la nascita di un nuovo stato fascista ostile alla Francia sul confine meridionale, l'opposizione replicava che proprio una stretta neutralità avrebbe garantito a chiunque avesse vinto in Spagna non le sarebbe poi stato nemico, così il 25 luglio il governo francese adottò ufficialmente la decisione di non inviare alcun aiuto militare al governo spagnolo (non si andò oltre all'invio semiclandestino di 13 caccia e 6 bombardieri privi di armamento).[111].

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